
22 Feb Cos’è il bondage?
Alla parola bondage, l’associazione con il celebre libro e film 50 Sfumature di Grigio risulta pressoché spontanea. Ebbene, nonostante tutto, questa pratica sessuale è qualcosa di molto più complesso e particolare rispetto a ciò che si potrebbe pensare.
Vediamo quindi insieme di cosa si tratta.
Cos’è il bondage: origini e significato
Il bondage nasce in Giappone nel quindicesimo secolo, come tecnica non a sfondo sessuale, grazie alla quale i guerrieri tenevano fermi i criminali e i prigionieri avvalendosi di corde fatte di canapa. Tali corde venivano intrecciate in maniera particolare, a seconda del livello sociale del colpevole e sulla base del reato compiuto.
Tutto ciò stava a simboleggiare il legame tra l’essere umano e la forma più elevata del divino, concetto assolutamente distante dall’idea che abbiamo oggi del bondage.
La pratica attuale vera e propria risale infatti ad un’epoca molto più recente e ha poco a che vedere con le finalità per cui veniva utilizzata in passato.
Parlando del significato letterale della parola bondage, questa può essere tradotta nel termine schiavitù. In senso lato, diversamente, esso è l’insieme di attività mediante le quali una persona viene legata (e dunque immobilizzata) con corde, lacci o quant’altro, prima di subire una determinata pratica sessuale.
Trattasi di un vero e proprio gioco di coppia, grazie al quale un soggetto si pone completamente nelle mani del partner, accettando di venire legato.
Come funziona il bondage
Il bondage rientra nel BDSM (Bondage-Disciplina, Dominazione-Sottomissione, Sadismo-Masochismo), ovverosia quel complesso di pratiche volte ad esplorare i settori più estremi e peculiari del sesso.
Tornando a parlare di bondage vero e proprio, esso non concerne unicamente l’immobilizzare o l’essere immobilizzati tramite l’uso di corde o altri oggetti (naturalmente previo consenso).
Esso prevede anche:
- La cosiddetta mummificazione: il corpo del partner viene totalmente bloccato. Egli non ha possibilità alcuna di movimento, tanto che la tecnica è considerata come una vera e propria rinuncia sensoriale;
- la divaricazione di parti del corpo;
- la limitazione di quelli che sono considerati i tipici movimenti corporei;
- la sospensione del corpo (ad alcuni agganci, al soffitto e così via);
- il raggruppamento di parti corporee.
Non solo: il bondage prevede altresì una pratica molto pericolosa, che non solo è in grado di arrecare serie problematiche a livello celebrare ma che può condurre perfino alla morte.
Trattasi dell’asfissia erotica, attività volta ad aumentare il piacere sessuale tramite la limitazione della quantità di ossigeno che normalmente arriva al cervello. Tutto ciò avrebbe il potere di rendere la persona più propensa e sensibile all’orgasmo.
È bene tuttavia ricordare che, oltre al decesso per soffocamento e a danni al cervello, è possibile riscontrare ictus, lesioni alla trachea e alla laringe.
Accessori utilizzati nel bondage
Gli accessori utilizzati in questa pratica sono di vario tipo e non si limitano a specifiche tipologie di corde. Tutto dipende dai gusti della coppia, benché è sempre consigliato avvalersi dei cosiddetti kit bondage, facilmente reperibili on-line o nei sexy shop.
Tra questi possiamo trovare:
- Divaricatori;
- corde appositamente pensate per il bondage, e quindi differenti rispetto a quelle conosciute da tutti;
- moschettoni
- manette;
- bavagli;
- cinghie;
- bustini, corsetti e tutto ciò che la fantasia vi suggerisce.
Per chi invece decide si approcciarsi per la prima volta a questa pratica o, più semplicemente, è propenso a sperimentare del bondage più leggero, magari per ravvivare il rapporto di coppia, può optare per accessori fai da te. In questo caso occorreranno semplicemente delle cravatte o foulard (da sostituire alle corde da bondage), delle manette più giocose, come quelle ricoperte di pelo, e così via. Nulla di troppo impegnativo ma che al contempo sia in grado di accendere la fiamma della passione e dare un tocco di piccantezza alla monotonia quotidiana.
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